È cominciato anche a Brescia, con il primo avvistamento della luna nuova, il Ramadan. Mese sacro per l’Islam in cui milioni di mussulmani in tutto il mondo si preparano al digiuno e alla preghiera. I seguaci del Profeta per trenta giorni si asterranno da cibo e bevande durante le ore diurne, fino al momento dell’Iftar, ovvero il pasto che si svolge dopo il tramonto, in cui si mangia in compagnia delle persone care.

Il mese più sacro per l’Islam inizia quando viene avvistata la Luna crescente. Ogni anno la data di inizio varia quindi in base al calendario lunare e per il 2024 è prevista lunedì 11 marzo a Brescia.

Il centro culturale islamico di Brescia incoraggia la comunità a partecipare attivamente alle attività di beneficenza e a sostenere coloro che sono in difficoltà. “La solidarietà e la compassione sono fondamentali, specialmente in tempi di sfide globali – spiegano – Questo mese di Ramadan infatti giunge in un periodo di guerre e di grandi emergenze mondiali, per questo è fondamentale incrementare le attività di solidarietà e vicinanza alle vittime civili”.

Come funziona il Ramadan?

Il digiuno diurno – che vieta pure di bere acqua, fumare e fare l’amore – dura dall’alba al tramonto e l’obiettivo è quello di purificarsi e pregare. “Questo mese – continua il centro Culturale islamico di Brescia – è considerato un’opportunità per la comunità musulmana di rafforzare la propria connessione spirituale, di praticare la pazienza, la gratitudine e di avvicinarsi a Dio attraverso il digiuno diurno e la preghiera notturna”.

Sono però esentati dal digiunare bambini, anziani, malati, donne incinte, con il ciclo mestruale e durante l’allattamento, persone in viaggio. In generale, secondo i precetti islamici, il digiuno è necessario solo se si è in buona salute anche se – assieme a preghiera, carità, pellegrinaggio alla Mecca e professione di fede – è uno dei cinque pilastri dell’Islam. 

Il messaggio della diocesi di Brescia

Anche quest’anno il Ramadan si intreccia con il nostro tempo di Quaresima, un momento anche per noi di rinnovamento spirituale attraverso la preghiera, il digiuno e l’elemosina – scrive la diocesi di Brescia – Insieme, ancora una volta, possiamo essere per il nostro tempo una testimonianza della forza che i valori spirituali hanno per la vita della nostra società”.