Cresce la preoccupazione per l’imperversare dell’epidemia di polmonite e del batterio della legionella. Accertata la morte per legionella di Guglielmina Castelletti, la 69enne di Mezzane frazione di Calvisano stroncata dalla polmonite. Rabbia e polemiche da parte dei famigliari della vittima i quali hanno accusato di aver saputo delle cause della morte della donna solo dai social network. Nessuna comunicazione dagli enti sanitari che l’hanno avuta in cura. E nemmeno dall’Ats. La rabbia si mischia alla preoccupazione di molti altri bresciani affetti da polmonite e in cerca di spiegazioni. Come e dove si è preso il batterio della legionella? Queste le domande ancora senza risposta. Il quadro dell’epidemia è in costante crescita. Altri casi sono stati riscontrati. In gravi condizioni risulta essere un 57enne ricoverato in coma farmacologico a Milano, in condizioni gravi anche una 67enne ricoverata a Mantova. “Ci devono spiegare cosa è successo” è il grido d’allarme lanciato dai corridoi dei vari ospedali dai pazienti. Intanto proseguono le ricerche della causa del contagio. Dopo l’apertura dell’inchiesta della Magistratura per “epidemia colposa” si indaga sull’acqua, principale indiziata. Sotto attenta osservazione e analisi fontane, sorgenti e rubinetti delle case.