Il Brescia Pride di nuovo al centro delle polemiche politiche. Ma questa non per la manifestazione in sé, come avvenuto nelle scorse ore per il mancato patrocinio da parte della Provincia, ma sulla serata che prevede la festa nel quartiere del Carmine.

FABIO ROLFI ALL’ATTACCO DELLA LOGGIA

È il capo dell’opposizione in Loggia, Fabio Rolfi ad attaccare la Giunta Castelletti rea di parlare bene e razzolare male.
“Saranno ben dodici i palchi per eventi musicali che saranno allestiti al Carmine in coda al Gay Pride previsto per sabato 2 settembre in città – scrive Rolfi in una nota-. Questa decisione, presentata in conferenza stampa in Loggia, è una contraddizione in termini rispetto a quanto dichiarato per tutta l’estate da parte dell’assessore Poli che si era impegnato ad alleggerire il quartiere simbolo della movida interessato da un proliferare di pubblici esercizi e una moltitudine di eventi sostenuti, patrocinati o sollecitati dall’amministrazione Comunale”.

“Il caso degli eventi sopracitati poi -aggiunge Fabio Rolfi- è clamoroso visto che si tratta di iniziative promosse dall’associazione Carminiamo, che vede il proprio massimo rappresentante come consigliere comunale eletto nelle file della maggioranza di sinistra”.  

“La Giunta comunale ha il dovere di non prendere in giro i cittadini residenti, i qual hanno recentemente inviato una lettera di messa in mora per i disagi subiti, mettendo in campo azioni concrete e misurabili tra cui (oltre a maggiori controlli e una vera e propria azione di lotta all’inquinamento acustico) anche la riduzione e il contingentamento degli eventi in un quartiere decisamente sovraccaricato in questi anni. Vanno rimesse al centro le esigenze di chi ci abita e ha diritto al riposo notturno. Inutile ricordare – conclude Fabio Rolfi nella nota- che dopo la recente sentenza della Cassazione, il comune di Brescia rischia grosso se continuerà a trattare il problema con inerzia, sottovalutazione e peggio ancora con l’ascolto solo di una parte, probabilmente più vicina a livello politico.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE ANDREA POLI NON SI FA ATTENDERE

La replica dell’assessore alle attività produttive e commercio di Brescia, Andrea Poli, citato da Fabio Rolfi e fautore dei nuovi accordi e del nuovo corso tra gestori dei locali e residenti del Carmine, non si fa attendere.

“Le dichiarazioni del consigliere Rolfi in merito alla festa al Carmine, organizzata in coda al Pride di sabato 2 settembre, sono pretestuose e imprecise” -scrive in una nota Poli- .

“Innanzitutto -precisa l’assessore- come è stato spiegato anche in conferenza stampa, è stato deciso che l’appuntamento, in calendario da tempo, si concluderà alle 23,30 proprio per non avere un impatto eccessivo sulla vita del quartiere. Su questo punto, che segna comunque una sostanziale differenza d’approccio rispetto al passato, abbiamo trovato la piena collaborazione da parte del Comitato Pride e dell’associazione Carminiamo che si sono impegnati a far rispettare l’orario”.

“Non abbiamo mai sostenuto l’azzeramento degli eventi nel quartiere -precisa Andrea Poli- ma piuttosto una loro razionalizzazione e un netto alleggerimento del palinsesto, che infatti stiamo mettendo in atto.
Inoltre, è bene precisare che questa Amministrazione non punta certo a una desertificazione del quartiere, che ha anche nella presenza di locali e ristoranti una delle sue caratteristiche peculiari. Quello che abbiamo detto e che abbiamo intenzione di perseguire con impegno e coerenza è che è necessario trovare un equilibrio tra il legittimo diritto al riposo e alla quiete dei residenti e l’altrettanto legittimo diritto al divertimento di chi si reca al Carmine per trascorrere una serata in compagnia”.

Poli poi respinge al mittente le accuse di sottovalutazione dei problemi del Carmine. “Non c’è nessuna sottovalutazione del problema, che è stato sul mio tavolo dal primo giorno, e tantomeno una carenza di ascolto, io stesso ho incontrato i residenti e li rivedrò nei prossimi mesi, raccogliendo le loro istanze, ma è chiaro che un tema così complesso non si risolve in poche settimane. L’Amministrazione comunale – prosegue l’assessore alle attività produttive e commercio- ha deciso di affrontare la questione della mala movida in modo organico, articolato, in prima battuta con due ordinanze che mirano a individuare l’utilizzo non autorizzato di strumenti di diffusione sonora e il bivacco in alcuni punti specifici del quartiere.
In Giunta, poi, ho portato una delibera che punta alla creazione di un metodo per governare il fenomeno, con una serie di interventi mirati a medio e lungo termine”.

“Sarebbe interessante che anche l’opposizione, conclude Poli incalzando Rolfi- invece di limitarsi a critiche strumentali, mettesse sul tavolo proposte e contributi, che non sono arrivati nemmeno nella commissione convocata sull’argomento la scorsa settimana, per trovare soluzioni a un tema complesso, comune a tantissime città italiane”.