Quello che sta per arrivare sarà il primo Natale dell’era covid. Ci siamo tutti rassegnati al fatto che non sarà la festività cui tutti siamo abituati, quella della convivialità per antonomasia, dei cenoni e delle spese in centri commerciali iper affollati.

Per le festività invernali, però, il governo sarebbe allo studio di un nuovo Dpcm (quello attualmente in vigore è in scadenza il prossimo 3 dicembre) con alcuni allentamenti nel caso in cui i numeri siano confortanti.

Il classico shopping natalizio sarà sicuramente contingentato come abbiamo imparato negli ultimi mesi. Questo specialmente nei fine settimana e nelle grandi città, anche nelle zone gialle a basso rischio.

E i cenoni? La linea del governo sarebbe quella delle raccomandazioni e non dei divieti impossibili da applicare nelle case di milioni di persone. Possibile che venga posto il limite di sei persone a tavola, in poche parole parenti stretti e conviventi. Nelle zone gialle potrebbe tornare a sei commensali il limite massimo anche nei ristoranti.

Quanto agli spostamenti, interdetti nelle zone rosse e limitati in quelle arancioni, anche fra regioni sarà sempre consentito il ritorno alla residenza o al domicilio, ma non si prevede un esodo dal nord al sud paragonabile a quello di marzo scorso prima del lockdown Italia. Questo a causa dello smart working e delle lezioni universitarie a distanza.

Infine qualcosa potrebbe cambiare anche sul coprifuoco, tematica che al momento essendo la Lombardia zona rosssa purtroppo non ci riguarda. In Italia ora è fissato alle 22, ma proprio per le festività potrebbe essere ritardato alle 23 o addirittura alle 24 alla vigilia di Natale e un po’ oltre all’ultimo dell’anno. Potrebbe quindi essere salvo il brindisi di mezzanotte.