Il graduale ritorno alla normalità e alla libertà ha portato anche alla riconquista di spazi che agli appassionati mancavano come ad esmpio le montagne che a Brescia di certo non mancano. Sono però numerose le segnalazioni di smarrimenti, infortuni in vetta e anche di decessi.

L’ultimo, su cui i tecnici sono ancora al lavoro per stabilirne le cause, è avvenuto nel pomeriggio di venerdì a Ceto. L’allarme è stato lanciato poco prima delle 18 e purtroppo era già troppo tardi: l’allerta segnalava infatti il ritrovamento di un corpo senza vita sulla strada che porta in Val Paghera.

Si tratta di una donna di 41 anni e dalle prime ricostruzioni sembra sia stata vittima di una caduta in un luogo impervio. Per recuperlarla è stata attivata la V Delegazione Bresciana del Soccorso alpino ed è stato necessario richiedere anche il supporto dell’elicottero da Bergamo.

I consigli del Soccorso alpino

Proprio in tema di escursionisti scomparsi nei monti il Soccorso alpino ha provato a dare qualche semplice consiglio per facilitare, qualora divenisse necessario, le operazioni di ricerca dei soccorritori. Ad esempio è fondamentale programmare l’itinerario con molta attenzione, come pure comunicare ai familiari o ai conoscenti dove si ha intenzione di andare e l’orario del probabile rientro.

La dotazione è ovviamente uno dei primi fattori da valutare con attenzione, ma è importanche anche consultare sempre i bollettino meteo e non intraprendere percorsi troppo difficili per le nostre capacità. Un comportamento che può essere molto utile è quello di caricare bene i telefonini e portare sempre con sé eventuali batterie esterne, per essere raggiungibili anche a distanza di ore. Altro accorgimento da mettere in pratica è portare con sé una lampada frontale o dispositivi utili per segnalare la propria presenza, persino un fischietto può essere utile.

Al giorno d’oggi, con tutta la tecnologia che ci circonda, non mancano inoltre interessanti strumenti come applicazioni cartografiche da scaricare sui cellulari e che consentono di conoscere sempre la propria posizione e di condividerla facilmente con altre persone, facilitando l’individuazione e il soccorso.