Economia e lavoro tornano al centro del dibattito politico e degli equilibri interni alla compagine governativa, dopo che il premier Giuseppe Conte ha deciso di prendere in mano il dossier sul reddito di cittadinanza e le politiche attive sul lavoro.

“Siamo assolutamente in ritardo sul progetto di inserimento nel mondo del lavoro”, ha riconosciuto il presidente del Consiglio in videocollegamento al Festival dell’Economia 2020 a Trento. “Ho avuto due incontri con i ministri competenti e adesso (dopo il Reddito di cittadinanza, ndr) dobbiamo completare questo altro polo e dobbiamo riorganizzare la formazione e la riqualificazione che coinvolge agenzie e uffici già esistenti per un percorso che sia coordinato”.

Il premier ha quindi aggiunto: “Stiamo lavorando a questo, non si è fatto in passato. Nei primi mesi del 2021 potremo presentare anche un progetto di incrocio tra Reddito di cittadinanza e inserimento al lavoro”. Il presidente del Consiglio ha annunciato anche che Quota 100 non verrà rinnovata. “Sono d’accordo” con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in merito all’annuncio che Quota 100 non verrà rinnovata, ha chiarito il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Peppe Provenzano, ospite de “Il caffè della domenica” su Radio24. Anche la ministra per le Politiche agricole, Teresa Bellanova, ha giudicato una “buona notizia l’abolizione di Quota 100, una misura – ha rimarcato su Twitter – che impegnava una grande quantità di risorse destinandole a una platea estremamente ristretta”, mentre oggi al “Corriere della Sera” rimarca anche come “così com’è il reddito di cittadinanza non funziona. E un intervento perché venga cambiato adesso è non più rinviabile”.

L’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, ha affermato di vedere “molto stupore intorno all’annuncio del premier Conte su Quota 100. A me, invece, sembra che si scopra l’acqua calda”, ha evidenziato in una nota. “Infatti, come tutti sanno – ha continuato – questa misura del governo giallo-verde era a tempo, cioè ‘una tantum’. Infatti scade il 31 dicembre del prossimo anno: sarebbe stato meglio chiamarla ‘Finestra 100’. La propaganda di Salvini circa il superamento della legge Monti-Fornero è sempre stata una pura invenzione. Quota 100 non ha superato un bel niente per il semplice fatto che il passato governo ha scelto di non renderla strutturale. Si tratta, appunto, di scelte e non di casualità”.

© Agenzia Nova – Riproduzione riservata