Nulla da fare per i cinque quesiti referendari sul tema della giustizia che non raggiungono il quorum richiesto del 50% più un elettore richiesto per la loro validità. L’affluenza è stata infatti poco superiore al 20,9% nei 7.903 comuni italiani. Una media leggermente superiore rispetto a quella bresciana, fermatasi fra il 20.66 e il 20.67% in base ai vari quesiti.

In provincia si è faticato a raggiungere il quorum anche in quei Comuni dove si eleggeva il Sindaco. Uno scarso effetto attrattivo. Hanno abbondantemente superato la soglia Provaglio, Paspardo, Bienno, Acquafredda, Gottolengo. A un passo dal quorum Palazzolo, mentre per gli altri paesi sono mancati diversi punti.

Nel dettaglio nazionale il primo quesito, quello sulla Legge Severino, ha avuto un’affluenza del 20,95%, la più alta. Per il secondo, sulla limitazione delle misure cautelari, l’affluenza è stata del 20,93%; stessa percentuale, 20,93%, anche per il terzo quesito, sulla separazione delle funzioni dei magistrati. Si è attestata al 20,92% per gli altri due quesiti: il quarto sul diritto di voto per i laici nei consigli giudiziari sulle valutazioni dei magistrati e il quinto sull’abolizione della raccolta di firme per la candidatura dei togati al Csm.

Al momento l’ininfluente vittoria è per i sì. Vittoria freddina per il primi due quesiti: il primo (incandidabilità dopo condanna) 54,00% per il sì, il secondo (limitazione misure cautelari) 56,16%. Più netta la percentuale neigli altri tre con i sì da 72,01% al 74,08%.