A2A torna nel “mirino” della campagna elettorale e del centro destra pronto a mettere in campo riduzioni del costo delle bollette, bonus teleriscaldamento, banco energia, osservatorio comunale sulle tariffe e nuovo paradigma nella gestione dell’azienda da parte del Comune di Brescia

LE PROPOSTE DEL CENTRO DESTRA

Sul tavolo, in particolare, due proposte in netta discontinuità: il “progetto -30%” ovvero l’abbattimento di almeno il 30 per cento del costo attuale delle bollette del teleriscaldamento di A2A e il socio Comune di Brescia che deve tornare a dare indicazioni politiche al management dell’azienda.

Fabio Rolfi, candidato sindaco del centro destra ritiene fattibile la riduzione di almeno il 30% dell’importo delle bollette del teleriscaldamento passando all’introduzione del calcolo dei costi “effettivi” e non speculativi che hanno portato ad un extragettito per l’azienda.
Nei fatti, Fabio Rolfi, partendo dall’assunto che in larga parte il termovalorizzatore funziona con rifiuti e biomasse e non con il gas, il costo del teleriscaldamento non può essere calcolato sui rincari del gas perchè, appunto, utilizzato in minima parte. Il costo del servizio dovrebbe quindi essere calcolato sui reali costi-ricavi-margine operativo dell’azienda. In questo modo si otterrebbe, di fatto, secondo il candidato del centrodestra, una riduzione di almeno il 30% dell’attuale costo.

“Laddove non si arrivasse al 30% -spiega Rolfi- il Comune dovrebbe integrare con un ‘bonus teleriscaldamento’ sulla falsariga di quello dell’elettricità ma solo per le persone o le famiglie al di sotto di un reddito Isee, ancora da identificare. L’eventuale mancato introito, rispetto al calcolo attuale, A2A -prosegue Rolfi- dovrà reperirli da altre attività che l’azienda dovrà implementare investendo in altri settori, come quello nelle bonifiche, partita dalla quale non potrà rimanere fuori”.

BANCO ENERGIA E OSSERVATORIO COMUNALE SULLE TARIFFE

Le altre due proposte vanno nella direzione, una di rafforzare una realtà già presente, ovvero quella del Banco Energia mentre l’altra novità proposta da Rolfi è quella dell’Osservatorio Comunale sulle Tariffe, una sorta di piccola Authority locale che si posizionerà tra i bresciani e l’azienda.

“LA POLITICA TORNI A DARE L’INDIRIZZO”

La seconda proposta stravolge l’attuale paradigma, ovvero: la politica deve tornare a dettare le proprie linee al Management e “non come avviene adesso -ha precisato Fausto Di Mezza- che è il management a dettare la linea al Comune di Brescia, suo ‘proprietario’ al 51% con il Comune di Milano” .