Avevano realizzato uno scavo che portava direttamente al palo dell’Enel dove si erano collegati abusivamente e dal quale erano pronti ad assorbire energia elettrica.

Era tutto pronto ma i Carabinieri della Compagnia di Breno hanno mandato in fumo, è proprio il caso di dirlo, i loro piani.

Nel pomeriggio di mercoledì 30 giugno i militari hanno arrestato un 47enne della zona ritenuto responsabile di aver rubato energia elettrica mediante l’allacciamento abusivo ad un palo della corrente.

I fatti sono stati accertati nella frazione di Pescarzo del comune brenese.
 

All’arrivo dei militari una persona, che era all’interno dell’abitazione, si è data alla fuga nei boschi, ma è stata rincorsa e fermata. Si trattava di un 21enne albanese, giunto in Italia da meno di un mese.

Durante il sopralluogo, i Carabinieri hanno scoperto che era stato realizzato uno scavo interrato lungo tutto il perimetro del giardino della villa nel quale correvano i cavi elettrici.

L’ingegnoso progetto serviva ad alimentare due grosse serre che il 47enne aveva allestito all’interno di due distinti piani della propria abitazione.
Tutto era pronto per dare il via alla coltivazione della marijuana: impianti di areazione, irrigazione, 150 lampade, ventilatori, vasi, concime e tutto il materiale che in un paio di mesi avrebbe consentito di produrre un ingente quantitativo di “erba”.
Erano state addirittura sigillate tutte le finestre per favorire l’effetto serra.
 

I costi di gestione della corrente necessaria ad alimentare le serre sarebbero stimati in circa cinquantamila euro, per questo motivo l’uomo aveva deciso di ovviare al problema dell’esorbitante costo, rubando l’energia dal palo della luce.
 

Il 47enne è stato arrestato per furto aggravato mentre il giovane albanese è stato denunciato per concorso.
L’arresto, anche per lui, è stato convalidato ma, alla luce dell’assenza di precedenti, non è stata applicata alcuna misura cautelare in attesa del processo.