di Paolo Bollani —

Niente come il “cambio in corsa” tra Riccardo Molinari e Lorenzo Fontana mette sotto i riflettori ormai la forzata coabitazione di due “Lega” :  quella delle origini, che guarda all’autonomia, agli imprenditori, alla “sua gente” del nord e quella “nazionalista” e che strizza sempre più l’occhio agli ultra cattolici. 

La versione di  Salvini con “Madonne e rosari” piace sempre meno anche a quelli che da sempre sono definiti “fedelissimi” del leader leghista. E la scelta, ufficializzata ieri sera, di Lorenzo Fontana alla guida della Camera ha creato più di un “mail di pancia”. 

“La nostra gente non ci capisce” è la frase più ricorrente, “la nostra gente chiede l’autonomia non la lotta ai diritti sui quali molti per altro sono d’accordo o al massimo non gliene frega niente”. 

Ma la nuova offensiva del “Capitano” sembra ormai disegnata: prima la richiesta del Ministero della Famiglia per la Lega, poi l’indicazione di Lorenzo Fontana alla Presidenza della Camera al posto di Riccardo Molinari che proprio per la sua pacatezza e capacità di dialogo sarebbe stato apprezzato anche da alcuni “pezzi” dell’opposizione.

La strategia di Salvini appare fin troppo chiara: andare a riprendersi i voti da Fratelli d’Italia che sui diritti civili ha visioni “più conservatrici” rispetto alla Lega. 

Lorenzo Fontana è infatti noto non tanto per essere il fedelissimo di Matteo Salvini quanto per le sue posizioni ultra cattoliche in prima fila contro l’aborto, le unioni civili, la cosiddetta teoria gender, il matrimonio tra omosessuali e a difesa delle radici cristiane dell’Europa. In un convegno dell’associazione Pro Vita Onlus disse che i matrimoni gay e la teoria del gender, da un lato, e l’immigrazione di massa dall’altro, «mirano a cancellare la nostra comunità e le nostre tradizioni». 

Contrario alle adozioni omogenitoriali e alle pratiche di fecondazione alternative, Fontana ha sempre sostenuto la necessità di uno Stato che aiuti le donne a non abortire tramite incentivi e bonus per la natalità.

Ma il “Capitano” è proprio sicuro che questo non sia l’ennesimo boomerang per la Lega?