Abdeleouahed Haida rimane in carcere. Questo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Riccardo Moreschi nei confronti del 37enne di origini marocchine responsabile del sequestro di Mirko Giacomini, ritenuto l’amante della ex moglie. La decisione è arrivata nella mattinata di lunedì al termine dell’interrogatorio per la convalida dell’arresto. Nel corso della sua deposizione Haida avrebbe però modificato il racconto delle 46 ore di sequestro di Giacomini. Secondo quanto trapelato il marocchino avrebbe detto di essere a conoscenza di avere tra le mani una pistola a salve e che i colpi sparati sarebbero partiti per caso. Secondo le indagini la pistola poteva tenere 18 colpi 7 dei quali risultano sparati. Inoltre Haida avrebbe anche aggiunto di aver acquistato la pistola e non di averla trovata. Dal carcere dove è rinchiuso Haida non nega quanto fatto ma ha cercato di smorzare i toni della vicenda. Versioni a contrasto come quella del primo rapimento del collega di Mirko Giacomini, il salodiano Daniele Stucchi. “Mi ha minacciato obbligandomi a portarlo a casa di Giacomini” la versione del testimone. “Gli ho chiesto un piacere” quella di Haida. Quel che è certo è che la situazione sia sfuggita di mano al 37enne marocchino convinto che fra la ex moglie e Giacomini ci fosse una relazione. L’interrogatorio atteso potrebbe sciogliere gli ultimi dubbi.