“Ha distrutto l’adolescenza delle vittime”. Queste le motivazioni della sentenza d’appello sul maestro di karate, Carmelo Cipriano, condannato in appello a 9 anni e due mesi di carcere per aver abusato sessualmente di alcune sue allieve quando queste erano ancora minorenni, costringendole inoltre ad avere rapporti con altre persone.

Secondo i giudici l’uomo ha tratto vantaggio dalla sua figura di maestro per manipolare le allieve e portarle ad assecondare i suoi desideri sessuali.