Finto agente, telefonata-trappola e un bottino da oltre 20mila euro. È il metodo, classico, usato da un 39enne napoletano arrestato dalla Polizia dopo un furto in abitazione in via del Patrocinio a Brescia. L’uomo è stato bloccato dalle Volanti mentre tentava di disfarsi della borsa con i gioielli rubati.

L’allarme è partito dalla vittima: gli agenti hanno rintracciato il sospetto nelle vie vicine. Alla vista della pattuglia, il 39enne ha imboccato una laterale e ha lanciato una sacca in un giardino. Dentro c’erano i gioielli, restituiti al proprietario.

Secondo la ricostruzione, il furto era stato preparato con la tecnica della finta telefonata delle forze dell’ordine. Un complice avrebbe tenuto occupata la linea dell’anziano mentre il 39enne, presentandosi come collaboratore della polizia, si recava in casa e chiedeva di visionare i gioielli “per una verifica”.

Il 39enne è stato arrestato per furto aggravato in abitazione e messo a disposizione della Procura. Il questore Paolo Sartori ha disposto un foglio di via obbligatorio per quattro anni

La Questura segnala che questi gruppi simulano numeri riconducibili a banche o istituzioni e sfruttano l’effetto sorpresa per impedire alla vittima di controllare la chiamata.