foto d'archivio

Una “banca ombra” nascosta dentro un emporio gestito da due cittadini cinesi è stata smantellata dalla Guardia di Finanza di Brescia, al termine di un’indagine coordinata dalla Procura. Il negozio, che vendeva articoli vari nei pressi della stazione, secondo gli investigatori offriva in realtà servizi illeciti di cambio valuta e trasferimento di denaro.

Il meccanismo ricostruito prevedeva che i clienti – principalmente della comunità cinese – consegnassero contanti ai gestori, che trattenevano una commissione del 2,5% e poi trasferivano le somme all’estero tramite app cinesi, cambiandole in renminbi (RMB). I fondi venivano così spostati fuori dai canali ufficiali, eludendo i controlli antiriciclaggio.

I finanzieri hanno sequestrato oltre 78mila euro in contanti, beni di lusso per circa 250mila euro e bloccato due operazioni per un totale di 72mila euro. Un soggetto è stato arrestato in flagranza.

All’interno dell’emporio sono stati trovati anche farmaci venduti illegalmente – tra cui psicofarmaci e medicinali per il diabete – e alimenti privi di etichetta, sequestrati insieme all’ATS.

L’indagine si inserisce in un più ampio monitoraggio dei flussi finanziari verso l’estero: nel solo 2024, dalla provincia di Brescia sono partiti oltre 221 milioni di euro.