Tutto nasce dalla legge nazionale che impone di equiparare gli studi professionali alle banche nel calcolo della Tari. Praticamente triplicandone il costo.

Legge a dir poco discutibile tanto che il Comune di Brescia, ritenendola “non condivisibile” ha cercato di ovviare al problema ma mettendo un “toppa che, come al solito, è peggiore del buco”.
L’idea dell’Amministrazione Comunale è stata quella di “scontare” alle Banche il costo della Tari in modo quindi da lasciare invariato il costo agli studi professionali.

Quindi -nell’idea del Comune – legge rispettata e nessun aumento per gli studi professionali. Ma di fatto, in questo modo, un fantastico regalo alle banche bresciane che si troveranno un sconto “consistente” sul costo della Tari rispetto agli anni precedenti.

Immediata la replica dell’opposizione e di Gianpaolo Natali, Presidente della Commissione bilancio e consigliere comunale di Fratelli d’Italia. “Sconcertante e insensata la soluzione proposta dal Comune in tema di Tari verso le Banche” – ha dichiarato Natali – “un’incresciosa scontistica a favore delle banche in materia di Tari”.

Il tutto è emerso nell’ambito della Commissione Bilancio presieduta dallo stesso Natali il 4 gennaio.

Tra i vari punti all’ordine del giorno, anche la modifica del regolamento della tassa sui rifiuti (Tari) e l’approvazione delle tariffe della stessa Tari relative all’anno 2021.

“Non sapendo come gestire al meglio queste nuove indicazioni di tariffazione, – scrive Natali – l’amministrazione comunale ha pensato bene, per evitare di far pagare di più agli studi professionali, di far pagare di meno alle banche. Ne consegue che, relativamente alla Tari 2021, verrà concesso uno sconto pari ad un valore che oscilla fra i 200 e i 300 mila euro. Soldi che ovviamente scompariranno dalle casse del Comune e che dovranno essere recuperati in qualche altro modo gravando, forse alla fine, sui cittadini e sulle varie attività.
“Davvero inaccettabile – continua Natali – che in un momento di grande difficoltà come quello che stiamo attraversando e che siamo chiamati a vivere anche nei prossimi mesi, il Comune preveda di agevolare le banche a scapito di categorie ben più svantaggiate”.


“Come presidente della Commissione Bilancio e consigliere per Fratelli d’Italia voterò contro la modifica del regolamento sulla tassa dei rifiuti e l’attuazione delle relative tariffe finché la decisione dell’amministrazione comunale non verrà drasticamente cambiata.
Ad oggi, causa soprattutto Covid, mi risultano le chiusure di svariate aziende e attività commerciali ma di nessuna banca. Quella praticata dal Comune non è quindi la modalità più corretta e equa per venire incontro alla già di per sé infelice disposizione governativa che mette sullo stesso piano banche e studi professionali. L’alternativa poteva essere trovata ed attuata: magari quella di far pagare agli studi professionali la tariffa prevista e rinvenire in sede di bilancio modalità di compensazione per gli stessi andando di fatto ad azzerare tale aumento oppure mettendo in campo altre soluzioni analoghe” .