“Aumento del costo del biglietto di metropolitana e bus, aumento della tassa di soggiorno ormai in arrivo, aumento ora della tari del 7% in due anni. Brescia sta diventando una città sempre più costosa con la Giunta Castelletti che continua ad aumentare il costo dei servizi”.
Fabio Rolfi, leader dell’opposizione in Loggia, contesta l’aumento della tariffa della Tari decisa dalla Giunta Comunale.

“Non è vero che la tariffa della Tari è la meno cara d’Italia – prosegue Rolfi – è in linea con quelle delle altre città italiane. Costa meno, ad esempio, a Novara, Belluno e Bolzano, per citare alcune città”.

“UNA TARIFFA PUNTUALE, AL CONTRARIO”

“Questa applicata dalla Giunta Castelletti – aggiunge Rolfi – è una tariffa puntuale al contrario: più differenzi e più paghi”. Il leader dell’opposizione si riferisce al passaggio alla “tariffa puntuale” per il verde e all’eliminazione, annunciata dalla Loggia, dei green box, i contenitori del verde presenti oggi nei quartieri cittadini.

“Sbagliato togliere i green box – continua Rolfi -. Se il problema è un utilizzo improprio, in quanto ci finiva dentro di tutto o le aziende del verde scaricavano lì i loro furgoni anzichè all’isola ecologica per evitare di pagare, bastava mettere le telecamere di sorvegliava come avvenuto per i posteggi di Bicimia.”

“CONTRARIO INIZIARIARE DAL VERDE CON LA TARIFFA PUNTUALE”

“Sono contrario non alla tariffa puntuale – precisa Rolfi – ma ad introdurla partendo dal verde. Si doveva partire da tutti gli altri rifiuti ma Aprica non lo vuole. Sono contrario perchè con il verde si passa da una situazione di gratuità ad una situazione di pagamento, introducendo di fatto una tassa sul verde, sui giardini e sugli orti privati.

BATTAGLIOLA, “I CITTADINI SARANNO COSTRETTI A BRUCIARE GLI SFALCI”

“Siamo oggetto di aumento costante di tasse – ha fatto eco Massimiliano Battaglio della Lista Rolfi Sindaco – siamo oggetto di un monopolio che ci costringe a spendere migliaia di euro di bollette, quintuplicate rispetto all’anno precedente con lo stesso identico consumo e la gente non dice nulla”. L’eliminazione dei green box – aggiunge Battagliola – costringerà che già sono oggetto di tasse e non sanno più come far fronte a certe spese e non avranno la possibilità di affidarsi ad aziende per lo smaltimento di falci ed erba a commettere un reato che è quello di bruciare gli sfalci, inquinando. Una scelta, quella dell’amministrazione comunale, che non comprendiamo e che vada in una direzione verso il passato e non verso il futuro”.

“LA GIUNTA DELLE TASSE”

Sulla definizione “la Giunta delle tasse” riferita alla Giunta Castelletti tutto il centro destra converge. Mattia Margaroli di Fratelli d’Italia richiama i 75 milioni di dividendi di A2A che “dovrebbero consentire al Comune di Brescia di non votare aumenti dei servizi. Togliere i green box – aggiunge Margaroli – significa dover rivolgersi ad aziende specializzate per lo smaltimento. La Tari – conclude Margaroli – è una tassa che deve essere eliminata” .