Un milione e mezzo di euro. A tanto ammonta la truffa ai danni del Servizio nazionale sanitario. Un giro d’affari che tre anni fa aveva visto finire nel registro degli indagati una ventina di persone tra farmacisti e bodybuilder e anche prestanome accusati di ricettazione.

Secondo l’accusa i farmacisti avrebbero fornito illegalmente un prodotto dopante, l’Omnitrope, utilizzando prescrizioni false e compilate su ricettari rubati a strutture ospedaliere. Le prescrizioni venivano compilate con firme false e intestate a pazienti con esenzione patologica rendicontate al Servizio sanitario nazionale. Si tratta di fiale dal valore di 250 euro, rivendute a 80.

Al termine dell’udienza di ieri, il processo è stato aggiornato al prossimo 8 luglio.