Da ex fabbrica a cuore culturale della città, il Teatro Renato Borsoni ha spento la sua prima candelina regalando a Brescia un nuovo simbolo d’arte pubblica. Venerdì sera in via Milano è stata inaugurata Ex-stasis, la scultura permanente di Patrick Tuttofuoco, vincitrice della call “Life Art al Teatro Borsoni” promossa dal CTB con il Comune e il sostegno di A2A.

Un anniversario che ha riunito amministratori, artisti e cittadini in quella che un tempo era solo una strada di passaggio e che oggi sta diventando un laboratorio di rigenerazione urbana. Accanto a Tuttofuoco erano presenti la sindaca Laura Castelletti, i vertici di A2A, la presidente del CTB Camilla Baresani Varini, la curatrice Valentina Ciarallo e l’architetto Camillo Botticini.

La scultura, policroma all’esterno e specchiante all’interno, evoca un abbraccio aperto, un gesto di accoglienza che si inserisce idealmente nel progetto comunale “Oltre la strada”, volto a ridare identità a via Milano. “Il Borsoni è la dimostrazione che con impegno e visione possiamo rigenerare le aree dismesse della nostra città trasformandole in luoghi di incontro e bellezza”, ha sottolineato Castelletti.

Non è mancato lo spettacolo: dopo lo svelamento, lo storico dell’arte Jacopo Veneziani e il pianista Gabriele Rossi hanno dato vita a Quando l’arte incontra la vita, dialogo tra parola e musica che ha chiuso la serata.

Con Ex-stasis, il Borsoni aggiunge un tassello alla propria identità e via Milano conquista una nuova piazza dell’arte, segno di una città che guarda al futuro partendo dalle sue periferie.