Prima contro terzultima, motivazioni diverse, stessa voglia d’ottenere i tre punti. Potrebbe essere riassunta così, in modo esemplificativo, la sfida di sabato allo stadio Rigamonti tra il Brescia ed il Crotone. Un testa-coda non certo semplice per entrambe le formazioni ora più che mai, per esigenze diverse, chiamati a non fallire l’obiettivo della vittoria.

I calabresi sono con l’acqua alla gola al terzultimo posto della classifica: l’ex Giovanni Stroppa, prima esonerato poi richiamato sulla panchina rossoblù, ha il compito di salvare la categoria. Ciò che maggiormente importa ai tifosi del Brescia è la situazione delle rondinelle.

Non certo la miglior possibile, alla vigilia, per affrontare un ostacolo comunque ostico. Tanti e troppi punti separano in graduatoria le due formazioni ma a questo punto della stagione i valori in campo possono emergere solo a fronte di una determinazione superiore all’avversario.

Eugenio Corini è alle prese con la sua prima vera emergenza della stagione. Sono numerose le defezioni per la gara dello stadio Rigamonti con il tecnico chiamato ad inventarsi qualcosa sperimentando soluzioni alternative rispetto alla quotidianità.

E’ il caso di Sabelli a sinistra con Cistana a destra a favorire il rientro dal primo minuto di Gastaldello. Una catena intera, quella di sinistra, non a disposizione alla luce della scelta con Mateju, Curcio e Martella ai box per infortunio. Se in mediana tutto è confermato ma con alternative risicate in panchina (assente Dessena infortunato), in attacco è tutto da inventare.

Donnarumma e Torregrossa sono out per rispettivamente per infortunio e squalifica. In rampa di lancio la coppia Morosini-Rodriguez con Tremolada ad insidiare Spalek nel ruolo di trequartista.

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