Doveva essere un giorno di festa al Sesto Stormo di Ghedi, e in effetti lo è stato. Ma con qualche pensiero in più rispetto ai soliti open day. All’interno della base c’erano oltre un migliaio di studenti e studentesse per ammirare l’addestramento delle Frecce Tricolori, mentre all’esterno si teneva una protesta per la pace. Attorno alle 10 poi, è arrivata la notizia dell’incidente mortale a pochi metri dall’ingresso della base che ha reso il tutto un po’ più triste.

“Noi ci auguriamo che chi ci è venuto a trovare, specialmente i più giovani, possano essere stimolati da questo mondo – ha detto il comandante del Sesto Luca Giuseppe Vitaliti – Sono a conoscenza di manifestazioni, ma non ho contezza di cosa porti i nostri concittadini a manifestare. Come cittadino sono contento che chi ha voglia di manifestare possa farlo, sono dalla loro parte nel senso che rispetto chi viole manifestare”.

Vitaliti ha voluto ricordare l’obiettivo della giornata, tradizionalmente organizzata dall’Aeronautica: mostrare quelli che sono i valori dell’Arma Azzurra con quella punta di diamante che è la Pattuglia acrobatica nazionale.

“Siamo un presidio per tutti i cittadini, per chi manifesta e chi non manifesta, per chi è all’interno e chi all’esterno – ha sottolineato Vitaliti – Quella di oggi è una giornata bellissima e penso che quello che abbiamo visto abbia contribuito a ispirare tutti”.

Frecce Tricolori a Ghedi

La PAN, comunemente nota come Frecce Tricolori, anche quest’anno sono tornate all’aeroporto di Ghedi per un addestramento fuori sede. Infatti la casa della pattuglia è a Rivolto, ma prima dell’avvio della stagione delle esibizioni si sposta in giro per l’Italia in modo da raffinare la propria tecnica in scenari diversi.

Quella di Ghedi è una tappa ormai imprescindibile, un legame che parte da molto lontano nella storia degli albori dei piloti acrobatici e giunge fino a oggi con diversi membri ex Diavoli Rossi. Basti pensare al solista Federico De Cecco.

Fra l’altro in questo 2024, 32 anni dopo l’ultima volta, gli MB339 delle Frecce attraverseranno nuovamente l’oceano Atlantico per portare in America il loro talento in un lungo tour.

La protesta

“La scuola, dove dovrebbero crescere i valori di pace, giustizia e libertà espressione della Costituzione antifascista – ha scritto i manifestanti al termine della mattinata – oggi è sotto la minaccia di quanti stanno riducendo la democrazia in un crescendo di violenza dentro e fuori le nostre istituzioni. Difendiamo la pace prima che non vi sia più tempo per farlo”.