Si chiamava Carol Maltesi la giovane donna uccisa, fatta a pezzi e poi scaricata come un qualsiasi rifiuto dal suo assassino nei boschi di Borno. Una ragazza di 26 anni che da qualche tempo era nota nel mondo dei video hard con il nome d’arte di Charlotte Angie.

Metà italiana e metà olandese, era originaria di Sesto Calende nel varesotto ma ora viveva nel milanese. Ha avuto un figlio ad appena 20 anni e dalla sua nascita nel 2016 aveva iniziato a lavorare come commessa. Nel periodo del covid e dei lockdown si era avvicinata al mondo dell’hard fino a che questa parte della sua vita è diventata una professione.

In un’intervista rilasciata a ottobre veniva definita come “l’astro nascente del mondo dell’hard italiano” e raccontava come tutto fosse iniziato filmandosi in casa per pubblicare i propri video su OnlyFans. Poi, alla luce del successo, la decisione di svoltare professionalmente grazie ad alcuni contatti. Allora sono iniziati i video e anche le performance dal vivo in molti locali.

“Progetti per il futuro?” le veniva chiesto al termine dell’intervista. “Tra i miei progetti c’è quello di crescere il più possibile in questo mondo e farmi conoscere ed apprezzare anche al di fuori del personaggio”.