Un atto amministrativo presente sul sito istituzionale del Ministero della Difesa ha aperto l’ennesimo capitolo riguardante la presenza di bombe atomiche nell’aerobase di Ghedi. Secondo fonti non ufficiali si tratterebbe della prima prova documentata della capacità dei Tornado del 6° Stormo di poter portare non solo bombe convenzionali ma anche ordigni nucleari.

Quel che è certo è che sul tavolo del ministero c’è da mesi un progetto da 30 milioni di euro per aggiornare questa capacità adeguando i Tornado alla nuova versione delle famose B61, denominata B61/12 LEP, di cui sta per iniziare la produzione negli Stati Uniti per sostituire le vecchie bombe Nato.

Secondo i ben informati il documento è datato 20 giugno 2018 e prevede una spesa di 29 milioni e 875 mila euro in due tranche annuali. “Programma Tornado, Capacità aerea non convenzionale (Dca)” questo è il titolo. “Scopo del contratto – è scritto nero su bianco – è l’acquisizione di supporto ingegneristico industriale e sviluppo software per l’integrazione sul velivolo Tornado dell’armamento Lep” dove la dicitura “Dual capacibility aircraft” sta a significare la capacità di un aereo di avere un doppio possibile impiego: quello convenzionale e quello nucleare.