Non trova pace la famiglia di Chiara Lindl, e non potrebbe essere altrimenti. Dopo oltre sette mesi dalla scomparsa della ventenne tedesca nelle acque del lago d’Iseo a Pisogne non ci sono novità, nonostante le ricerche proseguite per lungo tempo.

La ragazza sarebbe annegata nel Sebino, sotto gli occhi della sorella e degli amici, durante un’uscita serale in barca. Da quel momento è stato un lungo e logorante limbo, ancora senza pace.

E per provare a mettere la parola fine alla propria sofferenza, la famiglia di Chiara ha deciso di pagare delle nuove ricerche sul lago di tasca propria. Nei prossimi giorni arriveranno a Brescia le squadre di tecnici dalla Germania, con il supporto di speciali cani addestrati per percepire gli odori, riferisce l’Ansa, anche nelle profondità dell’acqua.