“Un accordo elettorale tra Laura Castelletti e Italia Viva in cambio di un posto in A2A sarebbe un’onta per la città di Brescia”. Inizia così il duro comunicato stampa dei consiglieri di centrodestra in Loggia, un’accusa nemmeno troppo velata a meno di tre mesi dal voto.

“A2A è di proprietà delle bresciane e dei bresciani – continuano i consiglieri – e non può essere utilizzata per uno scambio elettorale degno della prima repubblica, epoca da cui Del Bono e Castelletti del resto provengono”.

Poi il centrodestra torna su una tematica già messa sul tavolo diverse settimane fa: il nodo nomine. Secondo la coalizione infatti, la Giunta uscente starebbe procedendo con le nomine in seno alle partecipate comunali. Un passo che per il centrodestra non andrebbe fatto a poche settimane dalla scadenza.

“La sinistra è al canto del cigno – scrivono – e sta cercando di allestire una armata Brancaleone per provare a salvare le ultime poltrone”.

Segue una richiesta a Emilio Del Bono e a Laura Castelletti (che è sì candidata, ma che ancor prima del voto ricoprirà il ruolo di reggente) perché smentiscano chiaramente la ricostruzione del presunto scambio.

“Le partecipate del Comune non possono essere merce di scambio per interessi elettorali – concludono dal centrodestra, non prima di un’ultima bordata – Rimane poi da notare come sia il sindaco Del Bono a fare gli accordi elettorali per conto della candidata Laura Castelletti, che in questa partita non sta toccando palla e continua a essere marginale nelle scelte politiche e amministrative”.