Domani le Regioni incontreranno il governo per discutere sui parametri dei cambi colore. I presidenti di regione chiedono infatti di modificare i criteri di valutazione delle fasce e assegnare un valore minore all’indice di contagiosità Rt, considerato poco affidabile, e dare più peso all’Rt ospedaliero.

I 21 parametri “non vanno cancellati ma integrati e modificati”, ha dichiarato il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri sottolineando che “se i contagi non determineranno un aumento dei ricoveri, la situazione sarà sotto controllo”. In settimana è poi prevista a Palazzo Chigi una cabina di regia con il premier Draghi e i capidelegazione di maggioranza sul possibile allentamento del coprifuoco, quarantena e nuove disposizioni per bar e centri commerciali. L’ipotesi che il coprifuoco possa slittare almeno di un’ora, dalle 23 alle 5, appare sempre più probabile.

“Sono convinto che già da questo lunedì ci possano essere le condizioni per un allentamento”, ha detto il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. “Domani c’è un incontro con le regioni. Io sono favorevole ad allentare almeno di un’ora il coprifuoco. Oggi ci sono assolutamente le condizioni – ha continuato – i dati della pandemia sono positivi come quelli del piano vaccinale”.

Il “tagliando” al decreto riaperture

Sulla base del prossimo monitoraggio il governo potrebbe decidere di introdurre delle modifiche al decreto sulle riaperture che riguardano le consumazioni al bancone nei bar, ma anche piscine, palestre e matrimoni. Il decreto in vigore dal 26 aprile prevede infatti che i clienti di bar e ristoranti possano consumare solo al tavolo e all’aperto. Dal primo giugno si potrà stare nei locali anche al chiuso, ma sempre seduti al tavolo, penalizzando di fatto i bar.

Ecco perché il governo potrebbe valutare dal primo giugno, o prima, di permettere l’ingresso mantenendo almeno un metro di distanza e indossando la mascherina. Inoltre dal 15 maggio potrebbe decadere l’obbligo di quarantena per chi torna dai Paesi Ue, dal Regno Unito e da Israele, come già annunciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Non è escluso poi che i centri commerciali possano tornare a lavorare nei fine settimana già dal 22 maggio.

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