Il Brescia si siede al cenone di Natale con in tasca il terzo posto in classifica. La vittoria del Lecce per 3-2 sul Padova di domenica ha portato i salentini a superare le rondinelle in graduatoria seppur di un solo punto ma con una partita in più disputata. 28 punti per gli uomini di Corini, 29 quelli di Liverani con il Palermo capolista, fermato sull’1-1 dallo Spezia distante solo tre lunghezze. Una classifica da prendere e mettere sotto l’albero incartando per bene il sogno di qualcosa di grande. Perchè questo Brescia ha le carte in regola per stupire. In parte lo sta già facendo grazie alla cura Corini con il tecnico di Bagnolo Mella ad aver dato un’impronta significativa sulla mentalità vincente di un gruppo che nelle prime partite appariva spaesato. I segnali di un cammino da protagonista ci sono tutti e non sono solo nei numeri. Il pareggio di Ascoli è l’ultima dimostrazione di una squadra che non molla mai. A questo si aggiunge la marcia di Corini: dal suo arrivo una sola sconfitta, a Venezia ed una media da promozione. Brescia con il capocannoniere del campionato, Donnarumma, con 14 gol in 14 partite. Vero è che qualcosa da migliorare c’è. In difesa si prendono ancora troppi gol per disattenzioni così come in mediana servono muscoli e alternative al gioiellino Tonali. A Santo Stefano il derby con la Cremonese in casa può segnare un passo importante prima dello scontro con il Benevento al 30 dicembre per sancire la fine dell’andata tra sogni e speranze di gloria.

(Photo credit by Il Messaggero)

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