Brescia capitale italiana della cultura? Con il nuovo governo giallorosso si può. E’ infatti risaputo, che la nomina è un obbiettivo cui la giunta Del Bono punta, scommettendo in particolare sul tema del lavoro e sul Musil.

L’orizzonte è il 2022, ma i primi passi si sono avviati da tempo, sin da un confronto con Mantova, che fu capitale nel 2016. L’iter, aveva rallentato con l’esecutivo gialloverde, incerto se mantenere l’istituto delle capitali culturali.

Ora, al ritorno al governo di Dario Franceschini come ministro alla Cultura con delega al Turismo, le speranze per gli amministratori bresciani si riaccendono. Lo stesso Franceschini crede molto nella città della leonessa, due anni fa infatti, ospite di Librixia, aveva condiviso le politiche culturali della Loggia.

Il neo ministro aveva detto che Brescia sta investendo molto sulla cultura, e possiede tutte le carte in regola per attrarre il turismo internazionale. In questi due anni, i risultati si sono visti eccome, basti pensare agli oltre 33mila ticket staccati nei 12 giorni di promozione dei musei cittadini.

In occasione delle Mille Miglia, Franceschini aveva visitato il Santa Giulia e Brixia Romana, riconoscendo il valore del parco archeologico della città e convinto di poter presentare al Mibact, un progetto per il recupero dell’emiciclo.