di Paolo Bollani

Brescia oggi è stata nei titoli di giornali, telegiornali, giornali web non solo di tutta Italia, ma d’Europa. E lo è stata come “prima città in Europa, in Europa ripeto, per morti a causa dello smog, delle Pm 2,5.

Non so a voi, ma a me, sentire la notizia anche nell’edizione breve del Gr1 Rai mi ha fatto saltare sulla sedia. Anzi sul sedile della nostra “pandina” di servizio, visto che ero in auto.
Il fatto che fosse nell’edizione breve del Giornale Radio Rai, quindi scelta tra le 5/6 notizie dell’edizione, ha rafforzato la gravità e serietà della notizia.

Ancor prima di entrare nel merito che fosse una ricerca corretta, fondata, o sbagliata, dettata da dati troppo “datati”, credo che un’immediata risposta, altrettanto seria e decisa fosse “necessaria” da parte del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, ben oltre uno sterile comunicato stampa, se non altro per difendere l’immagine della città a livello nazionale ed europeo.

E invece nulla.

Un’immagine della città massacrata a livello europeo senza una minima replica del suo “Primo Cittadino” a difendere la Leonessa da una brutta, bruttissima figura. Una Leonessa non certo premiata dall’ultima indagine sulla Qualità della Vita de “Il Sole 24 ore” con Brescia al 30° posto per ambiente e servizi e addirittura 74° per cultura e tempo libero.

Non serviva un comunicato stampa, serviva uno “scatto d’orgoglio”. Sarebbe servita una conferenza stampa alla quale chiamare a raccolta, immediatamente, tutta la stampa nazionale. Sarebbe servita quella “presenza” nei Tg nazionali per replicare e spiegare che “non è così”.

E invece l’unica reazione, a tarda serata, ripostare su Facebook il “comuncato stampa” del Comune.

Da parte nostra, grazie alla collaborazione dell’ufficio stampa, che prontamente ci ha organizzato un’intervento a “Sette & Mezzo” dell’assessore all’ambiente, Cominelli, abbiamo cercato di avere una risposta più dettagliata e oltre il “comunicato”

Ma certo, non abbiamo avuto le spiegazioni e i dati che oggi avremmo voluto avere . Se non altro per il nostro “orgoglio bresciano”