L’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto ufficialmente ieri sera il suo debutto come capo politico in pectore del Movimento 5 stelle nel corso dell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari, allargata per l’occasione anche ad europarlamentari ed amministratori locali. Occasione che è servita per iniziare a delineare il Movimento 5 stelle del futuro che, come emerso dalle parole di Conte, non sarà più come prima.

“Quella che ho accettato è una sfida complessa ma molto affascinate che per me vuol dire rifondare il Movimento 5 stelle ovvero compiere una completa opera di rigenerazione”, ha subito chiarito l’ex presidente prima di rimarcare: “Non è un’operazione di restyling o marketing politico ma un’opera coraggiosa”. Il tutto, però, lanciando un messaggio ai “falchi” del Movimento: “Non si deve rinnegare il passato e le battaglie fatte ma anzi dobbiamo valorizzare i traguardi raggiunti interpretando, però, una nuova stagione politica”.

Addio dunque alla stagione di “lotta” perché “dobbiamo essere consapevoli che la politica non deve farsi accecare dalla polemica ma cercare profondità di pensiero riconoscendo la bontà delle idee altrui”. Ma intanto bisogna riorganizzare il Movimento e quindi “serve un chiaro assetto interno e una struttura organizzativa che ci consenta di delineare una linea politica ed essere più incisivi”.

A cominciare da mettere un freno alle correnti: “Dobbiamo evitare di cadere nei limiti della forma tradizionale dei partiti che mostra da tempo segnali di crisi. Avremo regole rigorose che contrasteranno la formazione di correnti interne e cordate varie”. Dunque “serve razionalità organizzativa e la condivisione di una proposta politica che indichi una chiara identità”. Per farlo dopo Pasqua “organizzeremo una serie di incontri per recepire” le riflessioni dei portavoce e dei militanti “per poi condividere il concetto finale”.

Conte proporrà “una Carta dei principi e dei valori, in modo che chi vorrà aderire, d’ora in poi, a questa nuova forza politica, non abbia dubbi sulla chiara identità del progetto politico, sulle specifiche caratteristiche e finalità della proposta politica”. In conclusione “il Movimento che ho in mente dovrà essere accogliente, quindi molto inclusivo, ma intransigente perché l’inclusione non dovrà mai piegarsi a negoziare i nostri principi. Ma dobbiamo liberarci di alcune ambiguità”, la chiosa finale.

Tra i primi a commentare il discorso di Conte il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che su Facebook scrive: “Coraggio, impegno e visione. Lavoriamo per il bene del Paese, per uscire da questa pandemia, pensando a sostenere imprese, lavoratori e famiglie. Dobbiamo rimanere concentrati su questo. Viva il Movimento 5 Stelle!”. Un ringraziamento di cuore a Conte arriva poi da Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo che sui social ribadisce: “Un Movimento accogliente nella sua apertura alla società, intransigente nei suoi principi. Pronti a questa grande sfida, ripartendo dai territori e dalle idee, con onestà e coraggio. Ringrazio di cuore Conte per le sue parole, insieme arriveremo lontano!”. “Conte si presenta finalmente come leader del Movimento 5 Stelle, porterà nuova spinta e nuova linfa” ha detto invece il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ai microfoni di Radio24.

Per il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, bisogna camminare insieme “per creare l’Italia del 2050 e ricostruire la speranza verso il futuro senza covid. Grazie a Giuseppe Conte per lo sforzo e il contributo che sta continuando a dare e per la passione verso la nostra comunità. Onestà, coraggio e impegno etico per rifondare e rigenerare il MoVimento 5 Stelle. Nuova linfa per le nostre idee”.