Una liquidità immediata pari a 400 miliardi di euro per le imprese, la sospensione di alcuni pagamenti, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio e il rafforzamento della Golden power per tutelare gli asset strategici italiani.

Sono alcune delle misure economiche incluse nel decreto varato in giornata dal governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

“Con il decreto – ha spiegato il premier – diamo liquidità immediata per 400 miliardi di euro alle nostre imprese: 200 per il mercato interno e altri 200 per potenziare il mercato dell’export”.
Il capo dell’esecutivo ha continuato dicendo: “Non ricordo un intervento così poderoso nella storia del Paese per il finanziamento delle imprese attraverso prestiti erogati dai normali canali finanziari con una garanzia dello Stato”.

Il testo prevede, tra le iniziative principali, anche un rafforzamento della cosiddetta Golden power, volta a tutelare le imprese e le aziende strategiche per il tessuto produttivo italiano contro scalate ostili da parte di attori stranieri, compresi quelli dell’Eurozona.
Un provvedimento che, ha spiegato Conte, tocca anche “i settori finanziario, energia, trasporti, acqua, sicurezza alimentare, cybersicureza, salute agricoltura e altro”.

Il ministro Gualtieri, spiegando i dettagli di un intervento definito “senza precedenti”, ha precisato che il decreto prevede la mobilitazione di risorse fino a 750 miliardi garantiti dallo Stato. Per il ministro per lo Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, “il governo ha inteso rispondere all’esigenza assoluta delle imprese che che è quella di poter avere la liquidità. Lo abbiamo fatto per le grandi imprese con il meccanismo che è quello di Sace – ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo nella conferenza stampa, a palazzo Chigi, dopo il Consiglio dei ministri -. Abbiamo potenziato il Fondo centrale di garanzia con la possibilità di prestiti fino a 5 milioni di euro con la garanzia dello Stato fino al 90 per cento. Fino a 25 mila euro di prestito la garanzia dello Stato sarà prestata fino al 100 per cento per il piccolo imprenditore e l’erogazione del prestito sarà immediata, senza vincoli”. Patuanelli ha poi aggiunto: “Garantiamo affidamenti fino a 80 mila euro con la garanzia prestata dallo Stato fino al 90 per cento e fino al 100 per cento con la garanzia dei confidi”.

“Stiamo predisponendo – ha affermato Conte rispondendo ai giornalisti – misure che ci consentiranno di ripartire con forza e recuperare il terreno perduto. Stiamo lavorando a provvedimenti di più ampia prospettiva perchè speriamo che la Pasqua possa diventare il momento in cui la curva diventi sotto controllo e ci consenta di programmare una fase successiva. Una fase – ha chiarito – in cui cercheremo di raccogliere le forze per proiettarci verso la rinascita”. In un contesto come quello della serrata per contenere la diffusione del virus, in cui la didattica a distanza e lo smart working diventano strumenti quotidiani, Conte ha anche sottolineato l’importanza della connessione alla rete per tutti i cittadini. “Inserirei in una riforma costituzionale il diritto di collegarsi ad internet” ha affermato il presidente del Consiglio. E sul fronte dell’inconveniente legato dal sito dell’Inps, il premier ha ammesso che “c’è stato un sovraccarico nel sistema informatico dell’Inps: ci siamo premurati prima e lo stiamo facendo adesso perché tutto proceda. Avevo chiesto a tutti gli enti uno sforzo collettivo perché queste erogazioni possano avvenire prima del 15 aprile. Sono fiducioso che possano arrivare a risolvere prima del 15”.