Trasformare la rabbia per la sconfitta di Lecce ed i torti arbitrali subiti in furore agonistico in grado di spazzare via la resistenza dell’Ascoli. Questo ha detto Eugenio Corini alla squadra poco dopo il triplice fischio finale della gara dello stadio Via del Mare di Lecce. Nessun contraccolpo psicologico deve inficiare la marcia di avvicinamento del Brescia all’obiettivo promozione. Perchè la lotta alla Serie A non lo permette e perchè il traguardo è davvero dietro l’angolo. Anche le recriminazioni in tema di presunti torti arbitrali devono stare a zero. Quello che è accaduto a Lecce è certamente sotto gli occhi di tutti ma ormai rappresenta il passato. Il presente ed il futuro portano il Brescia già in campo mercoledì dove la Leonessa deve tirare ancor più fuori gli artigli. La gara di Lecce ha lasciato la consapevolezza che il Brescia è un gruppo forte anche nelle difficoltà. Ora più che mai questa forza deve essere messa in campo al fine di poter raggiungere l’obiettivo per il quale si è in corsa a tre giornate dal termine del campionato. Di fronte il Brescia si troverà una squadra con la salvezza in tasca ed il sogno di agganciarsi alla zona playoff distante solamente tre lunghezze. Guai a sottovalutare l’avversario. Per tale ragione la rabbia agonistica non significa confusione ma un valore aggiunto alla qualità di squadra e dei singoli nella speranza che la gara di Ascoli segni un nuovo passo, se non quello decisivo, per la gloria.