È stato attivato proprio in questi giorni il servizio di telecontrollo e telecomando della barriera idraulica della Caffaro, dal primo novembre scorso in gestione di A2A Ciclo Idrico. Una sicurezza in più per l’ambiente visto che ora la sorveglianza e no-stop 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Infatti il nuovo sistema permette la verifica e la gestione da remoto, direttamente dalla control room di via Lamarmora sono sono sempre presenti tre operatori.

A2A potrà quindi ora garantire gli impegni sottoscritti fino al 2025. Di base il correetto funzionamento della barriera formata da cinque pozzi e dagli impianti di abbattimento degli inquinanti contenuti nelle acque, come ad esempio mercurio e Pcb.

Sono però numerosi i parametri osservati, grazie alle sonde online presenti nel sito: Ph, conducibilità, temperatura, carbonio organico totale, carbonio organico disciolto, colore, torbidità, sostanze organiche, azoto nitrico, spettro di assorbimento. Qualora uno di questi valori andasse olte la soglia stabilita, nella sala operativa sarà lanciato un alert e contemporaneamente i sistemi raccoglieranno un campione in loco per le successive analisi di laboratorio.

Prima dell’attivazione del nuovo sistema, ogni giorno i tecnici di A2A si recavano fisicamente alla Caffaro per due sopralluoghi (uno alla domenica). Ora, in fase di avvio, i controlli sul posto saranno due alla settimana e successivamente si diraderanno ulteriormente così come succede su tutte le reti gestite da Ciclo Idrico.

Il punto sulla bonifica

Sul fronte della bonifica ci sono buone notizie. O meglio, il cronoprogramma già annunciato è pienamente rispettato. Il commissario straordinario Mauro Fasano ha infatti rassicurato sul percorso che dovrebbe portare entro l’anno alle prime demolizioni.

Innanzi tutto manca il passaggio del dissequestro di una parte delle aree ancora sotto sigilli, sebbene una gran parte sia già stata liberata dalla Procura. Da quel momento tutto sarà libero e si potrà procedere con i vari passaggi amministrativi che entro metà maggio porteranno alla firma davanti al notaio del contratto con il raggruppamento di aziende assegnatarie.

“Il notaio sta chiedendo alle imprese tutti i documenti previsti dagli atti di gara – ci spiega Fasano – I documenti stanno arrivando e ci sono alcuni passaggi sulle assicurazioni e sulle fideiussioni che sono un po’ più delicati, ma presumibilmente entro metà maggio chiudiamo e firmiamo”.

Durante il sopralluogo di metà gennaio, il Commissario aveva annunciato le ruspe entro l’anno. Obiettivo ancora valido e raggiungibile? “Riteniamo di sì. Ruspe entro l’anno è ancora valido. Il raggruppamento temporaneo di imprese si sta predisponendo a progettare in maniera esecutiva e quindi pensiamo di sì”.