Resta interrotta la circolazione dei treni fra le stazioni di Iseo e Borgonato Adro sulla linea ferroviaria camuna dopo il deragliamento di sabato pomeriggio. Il convoglio Trenord 969 partito da Sale Marasino e diretto a Brescia, attorno alle 16.45 è sviato di coda dopo uno scambio a pochi metri dalla stazione di Iseo.

Il bilancio è fortunatamente lieve: dei circa trenta passeggeri a bordo, 17 hanno lamentato contusioni ma nessuno ha avuto necessità di essere trasportato in ospedale per cure.

A distanza di un paio di giorni, quello che rimane è il disagio di una linea interrotta. La porzione di binari coinvolta è stata messa sotto sequestro dalla magistratura per tutte le indagini del caso. FerrovieNord, gestore dell’infrastruttura, fa sapere che si tratta di un atto dovuto ma che fino al termine dei sopralluoghi non è possibile ipotizzare una tempistica per la riapertura.

Nel frattempo sono stati istituiti dei bus sostitutivi per sopperire all’interruzione e Trenord comunica che potranno esserci ritardi nei treni “per garantire le coincidenze con i servizi autobus”.

L’attacco di Legambiente

“Serve un piano per la messa in sicurezza della linea Brescia-Iseo-Edolo e un piano d’esercizio per il suo rilancio, dato che è scarsamente utilizzata – il commento a caldo di Legambiente BassoSebino – L’incidente ferroviario di sabato
a Iseo ci ricorda drammaticamente quali sono le priorità d’intervento”.

Priorità che secondo l’associazione ambientalista non possono che partire dalla manutenzione di linea e materiale rotabile.

“Anzichè fare voli pindarici e costosissimi come quelli del progetto dell’idrogeno sulla rete ferroviaria della Valle Camonica – l’attacco di Legambiente – la Regione e Trenord dovrebbero spostare gli investimenti sul potenziamento della rete, sulla funzionalità degli scambi, sul segnalamento, sull’abolizione dei passaggi a livello e sul materiale rotabile”.

Stando alle parole del presidente Dario Balotta, i pendolari si stanno disaffezionando dal treno a causa di ritardi, soppressioni e incidenti. Da qui la richiesta di intervenire sulla linea in tal senso, rendendola oltre che più sicura, anche più veloce e quindi appetibile.