L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle 16.30 in piazza Rovetta, a Brescia, con una Fiaccolata che si snoderà per le vie della città.

Nella comunità palestinese bresciana e tra i suoi sostenitori è ancora viva l’amarezza per il voto del Consiglio Comunale di Brescia sulla sull’antisemitismo; voto che ha spaccato la Maggioranza, e nei giorni scorsi, l’Associazione di Amicizia Italia-Palestina aveva “ringraziato” i consiglieri che in Loggia si sono astenuti o hanno votato contro la mozione approvata poi da Maggioranza e Opposizione.

LA SCELTA DI TORNARE IN PIAZZA CON UNA FIACCOLATA

E proprio questa ferita inferta alla popolazione palestinese bresciana oggi potrebbe portare in piazza molti più sostenitori rispetto alle ultime manifestazioni.
Questa è la speranza dei promotori dell’iniziativa che vedono nell’affluenza di oggi una risposta dei bresciani alla scelta di quella parte della Maggioranza in Loggia che ha votato la mozione.

L’ASSOCIAZIONE AMICIZIA ITALIA-PALESTINA “GRAZIE A CHI HA DETTO NO”

“L’Associazione di Amicizia Italia-Palestina ringrazia i consiglieri comunali che non hanno votato a favore della mozione sull’antisemitismo approvata dal consiglio comunale lunedì 29 gennaio – si legge nella nota diffusa nei giorni scorsi – e soprattutto ringrazia i consiglieri che hanno respinto l’ambigua associazione tra antisemitismo e antisionismo esprimendolo con il loro voto contrario e facendosi carico di una questione morale, storica e politica”.

“Vogliamo anche ringraziare – prosegue il comunicato – tutte le Associazioni, i Partiti, i gruppi di cittadine e cittadini e le espressioni della società civile che si sono espressi contro la mozione approvata. Mentre la Corte Internazionale di Giustizia , accettando la richiesta del Sud Africa, giudica Israele sul reato di genocidio, il nostro consiglio comunale – sottolinea l’Associazione – adotta una mozione che in pratica fa propria la definizione sull’antisemitismo dell’IHRA per la quale ogni critica ad Israele viene considerato un atto di antisemitismo come l’adesione alla campagna del Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni (BDS) senza tenere conto della solidarietà espressa dalla cittadinanza bresciana in questi mesi”.