Che quella appena iniziata sarebbe stata una settimana nera sul fronte del trasporto pubblico già lo si sapeva. La concomitanza del rientro in classe con le assenze legate al dilagare dei contagi della variante Omicron non potevano che essere benzina sul fuoco in un settore già di per sé provato da due anni di pandemia.

Nemmeno i giorni appena trascorsi sono stati più felice sul fronte degli autobus extraurbani: venerdì 7 gennaio sono state soppresse 126 corse, mentre sabato 8 le corse cancellate hanno toccato quote 158. Lunedì si va anche oltre con una previsione di addirittura 206 corse non effettuate un po’ in tutta la provincia bresciana con ovvi disagi per migliaia di utenti appiedati.

Non sarebbe meglio il quadro anche in città con Brescia Trasporti che manterrà l’orario natalizio (quindi ridotto) sebbene con l’aggiunta delle corse scolastiche.

“La variazione rispetto agli orari programmati si è resa necessaria a causa delle numerose assenze tra il personale legate alla situazione contingente” ha spiegato l’azienda del Tpl bresciano.

Contro questa situazione si è scagliato Europa Verde che legge il tutto in chiave covid, ma non solo: “Il problema della carenza di organici è noto da tempo e non si può certo definire emergenziale. Il covid ha messo in luce l’inadeguatezza della qualità dei servizi di trasporto locale che colloca Brescia tra le città con maggiori costi di trasporto, ma con modeste quantità di passeggeri trasportati”.

Mentre le centraline dell’aria sono alle stelle, servirebbe un migliore trasporto pubblico, le aziende evidenziano tutta la loro inefficienza – ribadiscono dal movimento, tornando sull’annoso tema della disaffezione dei cittadini per i mezzi pubblici – In questi ultimi mesi il traffico veicolare è aumentato enormemente a dimostrazione che gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola sono sempre più effettuati in automobile. Le due aziende, avendo garantiti i contributi pubblici anche per le corse tagliate e non subendo alcuna penale, non sembrano impegnarsi al massimo per offrire un servizio adeguato e all’altezza della seconda provincia lombarda”.