13 arresti a Brescia, 12 in carcere e uno ai domiciliari. 65 a Gioia Tauro, 47 in carcere, 16 agli arresti domiciliari e 2 sottoposti all’obbligo di dimora. Questi sono i numeri di due operazioni contro la ‘ndrangheta (e le sue infiltrazioni al nord) culminate in queste ore con gli arresti fra Brescia e la Calabria da parte dei Carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza.

Numerose le accuse, fra cui citiamo associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, tentata estorsione aggravata. Sono inoltre finiti sotto sequestro 4 milioni di euro ritenuti profitto delle attività illecite, in particolare evasione di imposte e Iva.

Il filone bresciano delle indagini è partito nel 2018, sulla scorta di un’altra indagine del 2005 chiamata ‘Nduja. Lavori investigativi che hanno confermato la presenza della cosca Bellocco della ‘Ndrangheta di Rosarno nelle province di Brescia e Bergamo.

Ricostruendo la struttura del clan, si è giunti alla figura del 39enne Umberto Bellocco il quale, nonostante fosse stato condannato nel 2009 a seguito di ‘Nduja, avrebbe continuato a dirigere le attività lombarde del gruppo mafioso anche dal carcere.

Un complesso meccanismo che vedeva operativi due terminali stabilmente a Rosarno e la complicità di un imprenditore edile operante fra Bergamo e Brescia.

Secondo le forze dell’ordine, questa operazione conferma di come le mani della ‘Ndrangheta si siano allungate ben al di fuori della Calabria. Nel nord Italia, ma anche all’estero. In generale laddove il terreno è più fertile a causa di una maggior ricchezza. Basti pensare che le indagini sono state estese a numerose altre province: Como, Varese, Monza Brianza, Roma, Chieti, Reggio Calabria e Siracusa dove attualmente sono in corso le perquisizioni con l’aiuto dei cani fiuta soldi.

Un’altra costante evidenziata riguarda il legame delle varie ramificazioni nazionali e internazionali con la terra d’origine. Sebbene dotate di autonomia infatti, queste cosche delocalizzate non potrebbero prescindere dalla ‘ndrangheta calabrese a cui risponderebbero del loro operato e da cui dipenderebbero sotto un profilo regolamentare e organizzativo.