Non solo aria di libertà per tutti ma anche taglio dei costi per le imprese con la fine dell’obbligo delle mascherine che fa risparmiare almeno 40 milioni di euro nelle campagne nel secondo semestre dell’anno in cui si concentrano le attività di raccolta della verdura e della frutta oltre alla vendemmia e alla raccolta delle olive.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti del superamento dell’obbligo di indossare la mascherina all’aria aperta nel rispetto del distanziamento a partire dal 28 giugno.

Una scadenza importante – sottolinea la Coldiretti – per circa un milione di lavoratori nelle campagne dove gran parte delle attività si svolge all’aria aperta con la possibilità di rispettare le distanze. Proprio perché spesso in aree isolate e con ampi spazi all’aperto – continua la Coldiretti – le fattorie italiane sono forse i luoghi più sicuri per difendersi dal contagio.

Non è un caso che – precisa la Coldiretti – riguardano l’agricoltura appena lo 0,3 per cento delle 156.766 denunce di infortunio da Covid-19 al lavoro registrate dall’Inail in Italia al 28 febbraio 2021. Si tratta – evidenzia la Coldiretti – della percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività mentre la percentuale in industria e servizi è del 97,6 per cento.