Impegnato in opere di ristrutturazione, è morto a 24 ore dal ricovero nell’ospedale di San Bonifacio un carpentiere di origine Kosovara di 24 anni, residente nel bresciano.

Il giovane si è sentito male nel tardo pomeriggio di giovedì, dopo un’intensa giornata di lavoro in un cantiere Colognola ai Colli, in provincia di Verona. Tutte le mattine, il terzista, insieme ai suoi colleghi partiva dalla provincia di Brescia per raggiungere il posto di lavoro nel veronese.

Con altri operai, era impegnato da giorni nel ripristino di una dimora storica della zona, in via Cesare Battisti, nota come villa Zoppi. L’operaio, per l’intera giornata pare avesse lavorato senza accusare problemi, fino a quando, alle 17.30, lasciato il cantiere, al posto di dirigersi verso il furgoncino che lo avrebbe portato a casa, ha raggiunto un marciapiede a lato dell’abitazione.

Il malore, con ogni probabilità, è dovuto al gran caldo di questi giorni, infatti il ventiquattrenne, una volta raggiunto il marciapiede, ha incuriosito i colleghi che pensavano stesse andando all’ombra. Invece si è seduto in terra, accasciandosi fino a perdere i sensi. Inutili i soccorsi dei colleghi che hanno immediatamente avvisato l’ambulanza. Il personale sanitario consapevole della situazione molto grave, ha poi chiamato l’elisoccorso che ha trasportato il ragazzo all’ospedale Fracastoro di San Bonifacio.

Nonostante gli sforzi dei medici, non c’è stato nulla da fare, sul tragico epilogo sta ora indagando il Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Ambienti di Lavoro di Verona.

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