“Sono rimasto sconcertato e estremamente rattristato”. Sono parole scritte dal vescovo di Brescia Pierantonio Tremolada a don Fabio Corazzina, parroco di Fiumicello, in merito alla celebrazione di una messa lo scorso 11 settembre in cui il prelato (già noto per non essere un amante della talare e di ciò che rappresenta) ha deciso di officiare con un succinta tutina da ciclista. Messa che fra l’altro è ancora interamente disponibile su Facebook essendo stata celebrata in diretta social dalla Sicilia.

“Il contesto, l’abbigliamento, il modo di trattare le sacre specie, la libertà nel formulare le orazioni e la stessa preghiera eucaristica, alcune battute fuori luogo e infelici. Non si può condividere tutto questo” scrive ancora in Vescovo al sacerdote bresciano. Secondo Tremolada il comportamento di Corazzina è stato “molto grave”.

Una sonora bacchettata che divide fedeli e non soltanto. Una vicenda che sta avendo risalto anche a livello nazionale.

“Ti raccomando d’ora in avanti di vigilare affinché tutto questo non si ripeta – l’invito finale di Tremolada a Corazzina – La buona fede non è sufficiente a giustificare quanto accaduto. In gioco c’è infatti un bene che è infinitamente più grande di noi e la carità verso i nostri fedeli e la fede”.