Multe più salate e prezzi più trasparenti ma nessun tetto al costo del carburante in autostrada. I benzinai avranno 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita pena una multa da 500 a 6 mila euro.
Il prezzo medio, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato questa mattina il decreto Carburanti.

Intanto, lo sciopero che era stato proclamato dai gestori dei distributori per le giornate del 25 e 26 gennaio è congelato in attesa di un tavolo tecnico con il governo che dovrebbe tenersi martedì prossimo, 17 gennaio.

Questo il risultato dell’incontro che si è tenuto ieri, a palazzi Chigi, tra il governo e i sindacati dei gestori dei distributori, dopo le polemiche scatenatesi nei giorni scorso in seguito alla decisione dell’esecutivo di affrontare il tema caldo del caro carburante senza prorogare il taglio delle accise introdotto dal governo Draghi ma intervenendo piuttosto sul contrasto alla speculazione tramite un decreto che mira a incrementare la trasparenza sui prezzi, introducendo l’obbligo per i benzinai di esporre alla pompa non solo il prezzo di vendita ma anche quello medio giornaliero. Decisione che, se da un lato ha suscitato la dura critica delle opposizioni, che accusano il governo di venire meno a quanto promesso in campagna elettorale e di “mettere le mani nelle tasche agli italiani”, dall’altro ha spinto i gestori dei distributori a parlare di “un’ondata di fango” nei loro confronti, su cui sarebbe stata fatta ricadere la colpa per l’impennata dei prezzi.

Proprio per questo, quello di oggi è stato innanzitutto un incontro “pacificatore”, che “ristabilisce un corretto rapporto” con il governo da parte di una categoria che “non è stata rea di nessun crimine e nessuna nefandezza”, ha sottolineato il segretario generale di Fegica Cisl, Roberto Timpani.

Quelle ristabilite, ha spiegato Timpani, sono quindi le “condizioni di partenza” per un percorso che ha nel prossimo incontro uno snodo cruciale: “vedremo se lunedì o martedì verremo convocati di nuovo per affrontare i temi e ci riserviamo in quell’occasione di fare una scelta sulle iniziative che sono tuttora congelate”.