Il delitto di Diva Borin, la donna 85 enne trovata morta nel suo appartamento due sabati fa nel quartiere di Urago Mella alle porte della città rimane un mistero. Sotto sequestro resta la casa con la salma della sfortunata donna ancora a disposizione della magistratura.

A quasi venti giorni di distanza la soluzione al giallo sembra essere lontana. Al vaglio degli inquirenti vi sono numerose piste, in particolare quella economica. Tutte le persone che frequentavano l’abitazione dell’anziana sono state ascoltate come persone informate dei fatti. Alcune anche più volte come il badante Salvatore Spina.

È stato lui, macellaio in un supermercato della zona ad aver trovato il corpo senza vita della donna. Per Diva Borin l’uomo era uno di famiglia tanto da inserirlo nel testamento che prevede che la maggior parte del denaro e il 50% della casa vadano proprio a Salvatore Spina.

L’uomo è stato in grado di dimostrare ogni suo spostamento come Christian Boron, nipote di Diva Borin. Il giallo sembra non sbiadire. All’appello manca il cellulare della anziana signora mentre sul corpo sembrano evidenti in segni di uno strangolamento.