La presidenza del Consiglio non sarà parte civile nell’eventuale nuovo processo per la strage di Piazza Loggia a Brescia.

Nel corso dell’udienza preliminare a carico di Roberto Zorzi, il gup ha infatti respinto la costituzione di parte civile della presidenza del Consiglio dei Ministri che aveva presentato istanza in ritardo rispetto a quando l’udienza ha preso il via.

Il gup ha accolto l’eccezione della difesa dell’imputato che si è opposta alla tardiva costituzione di palazzo Chigi. Per il giudice la presidenza del consiglio non poteva non sapere dell’inizio dell’udienza e quindi non può chiedere di farvi ingresso in ritardo.

La vicenda pone le sue basi a fine marzo quando, all’udienza preliminare, aveva fatto molta polemica l’assenza di Palazzo Chigi come parte civile. “La Presidenza del Consiglio non ha ricevuto alcun avviso riguardante la fissazione dell’udienza preliminare del processo a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni” aveva chiarito il segretario alla presidenza Alfredo Mantovano che, a metà aprile, aveva confermato la volontà di fare istanza.

In queste ore la svolta, con il respingimento della richiesta da parte del Gup per il ritardo con cui è stata presentata e perché la presindeza stessa non poteva non sapere della prima udienza.