Il Prodotto interno lordo italiano (Pil) è sulla buona strada: nel secondo trimestre si è registrato un primo, piccolo, aumento del Pil, cui seguirà un forte rimbalzo nel terzo e quarto pari a oltre il 4 per cento, che si consoliderà grazie all’impatto che verrà dagli investimenti finanziati dal piano europeo next generation eu. Lo riferisce il Centro studi di Confindustria nella congiuntura flash.

La produzione industriale è rimasta stabile a marzo (-0,1 per cento), peggio delle attese, chiudendo il primo trimestre al +0,9 per cento. Il trascinamento statistico nel secondo trimestre è nullo e in aprile si stima una tenuta (nonostante il PMI salito a 60,7), ma è comunque prevista una variazione positiva nel trimestre: le attese di produzione sono in deciso aumento e le scorte in rapido decumulo; ciò indica una domanda oltre le previsioni e un necessario riaccumulo di stock, che sosterrà la produzione.

I dati sulle comunicazioni obbligatorie mostrano una lenta ripresa del mercato del lavoro in Italia: tra gennaio e aprile sono state create circa 130 mila posizioni di lavoro, al netto delle cessazioni, contro un dato molto negativo (-230 mila) negli stessi mesi del 2020 (+260 mila nel 2019).

L’export italiano è ripartito in marzo (+2,6 per cento a prezzi costanti; +1,1 per cento nel primo trimestre), tornando sui livelli pre-crisi. A trainare la risalita sono state le vendite nei paesi Ue; più deboli quelle extra-Ue, che però sono rimbalzate in aprile (+7,3 per cento in valore). Sono in espansione le vendite all’estero di beni intermedi e di consumo, in risalita quelle extra-UE di beni di investimento in aprile. In aumento i prezzi di vari input produttivi importati. Buone le prospettive, date anche le graduali riaperture in Europa e Usa, confermate dall’ulteriore miglioramento degli ordini manifatturieri esteri a maggio.