La rosa di tre nomi del centrodestra, “che speriamo sia accolta con voglia di dialogo”, comprende “Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio” e nessuno dei tre “ha la tessera di un partito in tasca”.

Lo ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, nel corso di una conferenza stampa. E’ diritto del centrodestra di proporre dei nomi: “Non c’è una parte d’Italia che ha meno dignità di avanzare proposte di alto profilo”, ha aggiunto. “Abbiamo fatto una proficua riunione con il centrodestra compatto: c’è e ci sarà accordo dall’inizio alla fine del percorso” ha detto ancora il leader del Carroccio.

Intanto è in corso nell’Aula di Montecitorio la seconda votazione per l’elezione del presidente della Repubblica. Questa mattina con la proclamazione della deputata di Forza Italia, Maria Rosa Sessa, subentrata allo scomparso Vincenzo Fasano, il plenum torna a 1.009 grandi elettori e il quorum sale 673, i due terzi degli aventi diritto. Tra i senatori a vita hanno votato nell’Aula della Camera al secondo scrutinio Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Liliana Segre. Assenti, come nella prima votazione di ieri, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia.

Fonti del Nazareno parlano, in merito all’incontro tra Enrico Letta ed Antonio Tajani in vista dell’elezione del presidente della Repubblica, di un “colloquio costruttivo in cui si sono valutate opzioni e vagliati nomi con l’auspicio di arrivare a una soluzione equilibrata nell’interesse del Paese. Letta ha spiegato come in questa partita non abbia mai negato al centrodestra la legittimità di proporre profili, chiarendo però perché, secondo lui, in un Parlamento così frammentato, solo un profilo realmente super partes, autorevole e non divisivo può rappresentare una soluzione soddisfacente per tutti”.

“E’ necessario che nessuno vinca per vincere tutti”, ha ripetuto il segretario del Partito democratico.

In questo momento “abbiamo bisogno di un profilo che riaffermi in maniera chiara l’atlantismo italiano, che sia capace di unificare il Paese, come fatto da Mattarella, ma anche di rassicurare i mercati” ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta.

Pier Ferdinando Casini “non è certamente un uomo del centrodestra. Noi non poniamo veti ma è inaccettabile che vengano posti da altri figure di centrodestra” ha affermato il vicepresidente e coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, entrando a Montecitorio. “Riteniamo – ha aggiunto – che chiunque vada al Quirinale il giorno dopo si debba spogliare della sua veste politica” e anche per questo “presenteremo una rosa di nomi di alto profilo”.

Non è in corso alcuna trattativa tra il senatore Matteo Salvini e il presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. Lo precisa una nota della Lega.

“È infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il presidente Draghi immaginare che in questa fase – anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid – siano impegnati a parlare di equilibri di governo”, si legge. “A proposito di Quirinale, il senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi – donne e uomini – di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza”, conclude.

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