Quarta giornata per l’elezione del presidente della Repubblica. L’inizio delle procedure di voto ha preso il via alle ore 11 come di consueto a Montecitorio. Nella terza votazione di ieri, sono diminuite le schede bianche e sono cresciuti i voti per i singoli candidati alla presidenza: in testa Sergio Mattarella seguito da Guido Crosetto e Paolo Maddalena.

IL Centrodestra si asterrà

Il centrodestra ha deciso di proporre la disponibilità a votare un nome di alto valore istituzionale. Per consentire ai grandi elettori di tutti i gruppi di superare veti e contrapposizioni – e convergere per dare all’Italia un nuovo presidente della Repubblica – la coalizione ha deciso di dichiarare il proprio voto di astensione nel voto odierno. Il centrodestra è pronto a chiedere di procedere domani con la doppia votazione. Lo si legge in una nota congiunta del centrodestra. Tecnicamente, viene spiegato, l’astensione nel voto odierno significa che i grandi elettori del centrodestra risponderanno alla chiama, si avvicineranno alla presidenza e diranno ai segretari “astenuto” senza ritirare la scheda. Dopo aver annunciato l’astensione, i grandi elettori della coalizione usciranno dall’Aula senza passare dalle cabine.

M5S-PD-LEU Scheda bianca

“Coerentemente con quanto chiesto e fatto nei giorni scorsi, riconfermiamo la nostra immediata disponibilità ad un confronto per la ricerca di un nome condiviso super partes, in grado di rappresentare tutti gli italiani. Nel frattempo in questa votazione voteremo scheda bianca”. Lo rende noto un comunicato congiunto del Movimento cinque stelle, Partito democratico e Liberi e uguali.

La posizione di Salvini

Ritengo che Draghi sia prezioso alla guida del governo. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini fuori da Montecitorio, prima del vertice dei leader del centrodestra nel quarto giorno di votazione per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica. “E’ chiaro che parlo tutti i giorni con il premier”, ha aggiunto ricordando che ci sono “venti di guerra al confine dell’Europa”. Draghi “è prezioso dov’è”, ha sottolineato. “Gli altri leader li sento tutti i giorni, è il mio lavoro. Porto proposte, abbiamo nomi di assoluto livello, non penso che il centrodestra che rappresenta decine di milioni di italiani debba dimostrare qualcosa e che solo a sinistra ci siano profili morali e istituzionali” ha detto ancora precisando che “prima si elegge” il capo dello Stato “meglio è”, ha aggiunto. “Stiamo scegliendo la più alta carica dello Stato, dobbiamo fare una scelta che renda orgogliosi gli italiani “, ha sottolineato Salvini. A quanto si apprende, nel corso dell’incontro del centrodestra in corso, si valuterà tra gli altri il profilo dell’ex presidente della Camera dei deputati, Pier Ferdinando Casini. A questo proposito Salvini ha aggiunto: “Casini? E’ una proposta della sinistra, è stato eletto con il Pd”. A chi ha affermato che in passato è stato eletto anche dal centrodestra, Salvini ha aggiunto: “Appunto…”.

Le parole di Conte

La posizione del Movimento 5 stelle è sempre la stessa: i nomi fatti al tavolo sono super partes, alti profili. Lo afferma il presidente del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte.. “Siamo disponibili a valutare anche altri, ma la nostra posizione è sempre la stessa”.

Il parere di Renzi

“I leader hanno paura di contarsi ma se hai paura non sei un leader. Il centrodestra ha scelto di fare un altro giro a vuoto? Legittimo ma per me sbagliato. Domani però è l’ultimo appello. Ci sono troppe questioni aperte, rischiamo di perdere credibilità internazionale”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, su Radio Leopolda. “Penso che oggi il centrodestra farà un altro giro ‘di bandiera’ ma domani si potrebbe chiudere. Purtroppo perderemo ancora tempo con una liturgia che poteva andare bene negli anni ’50 ma non più oggi”, ha aggiunto. “Abbiamo visto il tentativo di una riedizione 2.0 della maggioranza gialloverde sulla candidatura di Franco Frattini. Una candidatura importante ma che collide con la tradizione geopolitica di questo Paese” ha detto ancora Renzi. Italia viva, secondo quanto si apprende, anche oggi voterà scheda bianca nel quarto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica.

Il punto di Letta

“Perché si riesca a eleggere un presidente bisogna tutti si concorra a una soluzione senza vincitori né vinti” ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, entrando a Montecitorio. “Dialogo e soluzioni”, ha aggiunto Letta spiegando che nelle ultime ore sono stati fatti “passi in avanti”.

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