Le ricerche proseguono ininterrotte. Numerose squadre sono all’opera per cercare di ritrovare Hendrik Van Homme, il giovane 30 enne olandese, padre di due bambini di 3 e 5 anni, scomparso nelle acque del Lago d’Iseo davanti a Pisogne nella primo pomeriggio di martedì. Al gruppo dei quindici Vigili del fuoco sommozzatori delle squadre di Trento, i volontari del distaccamento di Lovere, personale del Tase del soccorso acquatico e al robot utilizzato per scandagliare i fondali si sono uniti anche la moglie e gli amici. Gli stessi che lunedì stavano vivendo un momento di spensieratezza trasformatosi in tragedia. Il gruppo composto da quattro persone era sul gommoncino che trainava una tavola sulla quale c’era Hendrik. Un attimo, un istante e dell’uomo si sono perse le tracce. In totale sono quindici le persone impegnate nelle ricerche. Nel tratto dove Hendrik potrebbe essere caduto in acqua la profondità del lago può toccare i 180/200 metri. Sul fondale sono poi presenti delle forti correnti che possono avere spostato il corpo per centinaia di metri. Un lavoro incessante che continuerà fino a quando non verrà dato lo sto dalla Prefettura. Ad aiutare le indagini e le ricerche c’è il Gps con la mappatura delle zone già scandagliate. La speranza è ora di ritrovare il corpo per restituirlo alla famiglia avvolta dal dolore.