Ventiquattro ore di sciopero iniziate questa mattina su scala nazionale per tutti i lavoratori di Amazon, il colosso dell’e-commerce che da qualche tempo ha una sede anche a Castegnato.

A motivare lo stop, fanno sapere le sigle sindacali coinvolte “i carichi e i ritmi di lavoro che vengono imposti dalla multinazionale, la verifica e la contrattazione dei turni, la riduzione dell’orario dei driver, la clausola sociale per garantire continuità occupazionale in caso di cambio di appalto o fornitore, la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali e il rispetto delle norme su salute e sicurezza”.

Hanno incrociato le braccia i settori logistica, diretti e indiretti, ma anche magazzinieri, driver, manodopera. Al centro del contendere, stando a quanto dichiarato, “problemi insostenibili di carichi, di tempi, di eccessiva precarietà lavorativa”.

“In un’azienda con quel tipo di fatturato è giusto costruire un sistema di relazioni che riconosca ai lavoratori un premio di risultato e condizioni contrattate, ossia relazioni sindacali stabili – ha detto la segretaria confederale della Cgil, Tania Scacchetti – non è facile chiedere oggi ai lavoratori di scioperare, sappiamo della carenza di lavoro, sappiamo dell’alta ricattabilità degli addetti, ma sappiamo anche che combattere e rivendicare diritti per la propria dignità è l’unica strada possibile per affermare il diritto a un lavoro di qualità”