Dando un’occhiata al calendario, mancano meno di tre mesi all’inizio della prossima stagione,  e non sarà una stagione qualunque. Il Brescia calcio torna a giocare la Serie A e dalla società, passando per gli addetti ai lavori e ai tifosi, l’attesa è un mix tra curiosità, ambizione e voglia di mettersi in gioco.

Cellino ha dimostrato di avere le idee chiare per quanto concerne la progettazione di una stagione, dopo aver riportato le Rondinelle nella massima serie, ha il compito di consegnare all’allenatore, Eugenio Corini, una rosa che possa dare garanzie per il raggiungimento dell’obbiettivo salvezza senza dover passare da ultime giornate al cardiopalma.

La Serie A 2019/2020 sarà caratterizzata da grandi ritorni e inevitabilmente da incontri che hanno il sapore degli anni d’oro del nostro calcio. Partendo dai big match con Juventus, Inter, MIlan, Napoli e le due romane, fino ad arrivare alle rivalità storiche e ai derby con Atalanta e Hellas Verona (altra promossa dalla Serie B).

La massima serie non può che far affiorare nella testa dei tifosi, ricordi indelebili e partite memorabili giocate dalle Rondinelle. Tra i migliori, sicuramente ci sono quelli legati alle stagioni che vanno dal 2000/2001 a quella del 2004/2005.

Era l’11 giugno del 2000, A Cosenza il Brescia strappò un 2-2 che permise a Hubner e compagni di essere promossi. Con la promozione la panchina venne affidata a un tecnico come Carlo Mazzone a cui Corioni, regalò un giocatore del calibro di Roberto Baggio.

Anche grazie al “divin codino”, oltre che al lavoro di Mazzone, il Brescia si tolse tante soddisfazioni e centrò il settimo posto in Serie A che è anche il miglior piazzamento di sempre. L’anno dopo giocò la Coppa Intertoto per il piazzamento UEFA, ma venne sconfitto in finale dal Paris Saint-Germain. Dopo l’addio di Baggio al termine di quattro stagioni coincise con altrettante salvezze, le “V bianche” piombarono in una nuova crisi che culminò nel 2005 con la retrocessione in Serie B.

Nel 2010 con Iachini ci fu un’altra promozione, ma sfortunatamente l’anno seguente le Rondinelle si arresero a una nuova retrocessione; andamento simile a quello avuto negli anni novanta, con un continuo su e giù dalla B alla A e viceversa.

Corini, con il suo splendido lavoro, ha riportato la città della leonessa nella massima serie; la fiducia nella nuova proprietà è tanta, e sognare di essere tornati stabilmente in A, non costa nulla.