Una chiamata che all’inizio può sembrare normale. L’uomo dall’altro capo del telefono dice di essere della Polizia e di voler portare alla donna, una commerciante della città, dei manuali sulla sicurezza.

Fin qui tutto bene. Peccato però che si tratti di un tentativo di truffa e fortunatamente la donna non si è fatta bbindolare e dopo la richiesta di denaro per la caonsegna dei libri ha deciso di rifiutare minacciando di chiamare la Questura. Dopo queste parole il truffatore si è sentito in trappola ed essendosi reso conto che a quel punto non avrebbe ottenuto nulla ha riattaccato.

In questa tipologia di truffa l’incaricato chiede al commerciante se vuole acquistare un periodico della Polizia attraverso la sottoscrizione di un abbonamento o propone l’acquisto di libri o altri beni. Il corpo della Polizia di stato, però, ha nuovamente precisato che gli agenti non non propongono, né telefonicamente né di persona, l’acquisto di abbonamenti, non vendono beni e non chiedono denaro ai cittadini.

Se un sedicente poliziotto dovesse chiedervi denaro o provasse a vendervi qualsiasi cosa, non dovete mai acconsentire a queste proposte. L’unica cosa da fare è contattare immediatamente il 112 (Numero unico emergenze) o la Questura attraverso la pagina Facebook.