Un aeroporto deserto. Una solitudine a lasciare senza scampo e lavoro i taxisti della zona. Zero passeggeri equivale a zero profitto per coloro che sono abituati a trasportare persone sulle proprie vetture. «Siamo in ginocchio, senza lavoro»: questo il grido di dolore dei taxisti monteclarensi. Una situazione che con il trascorrere del tempo ha spinto i conducenti dei taxi a mettere in campo proteste eclatanti, mentre rimane in piedi una richiesta ben precisa a Regione Lombardia: quella di poter lavorare anche in altri scali in attesa del ripristino del D’Annunzio. Una proposta, quella dei 5 taxisti monteclarensi, inviata direttamente a Regione Lombardia e Provincia di Brescia in attesa di risposta.